Bandiera (XIX sec.)

Nell’intreccio di questa bandiera sta la storia di un intero paese e dei suoi caduti del primo conflitto mondiale.

Giunta in pessime condizioni l’opera (risalente appunto al primo quarto del XX secolo) è stata innanzitutto analizzata approfonditamente al fine di pianificare operazioni di restauro opportune e, al contempo, soddisfacenti per le esigenze della committenza. L’opera è stata poi sottoposta ad una pulitura meccanica mediante micro-aspiratore a potenza controllata: l’azione pulente dell’aria, particolarmente efficace per rimuovere lo strato più superficiale dello sporco depositato, è stata schermata dal posizionamento di una rete termosaldata che ha impedito l’ulteriore distaccamento di materiale originale. Per completare l’operazione di pulitura, è stata successivamente eseguita una vaporizzazione su piano orizzontale che ha permesso di reidratare le fibre e, contestualmente, ripristinare l’ortogonalità dell’opera.

Date le condizioni conservative è stata scelta una metodologia di restauro di tipo conservativo detta tecnica ad “inglobato”: i tre pannelli di seta che compongono il tricolore sono stati singolarmente inglobati tra due strati di velo di Lione opportunamente tinti secondo la nuance originale.

Seguendo i fori lasciati dalle cuciture originali, è stata poi riposizionata la passamaneria perimetrale, preventivamente smontata e sottoposta ad una pulitura specifica per filati metallici. A concludere le operazioni, il posizionamento dei tre nastrini di chiusura uno dei quali originale e restaurato mediante una leggera operazione di resinatura.